martedì 23 marzo 2010

16 Marzo: Milano, Emiliano, e Guanda






foto (c) Emiliano Bocchino 2010

La tappa a Milano del 16 Marzo e'stata soprattutto di piacere.
Intanto era un'occasione imperdibile per passare a salutare Emiliano Bocchino, che da quando vive li ci si vede poco. Si tratta dell'Emiliano che mi ha accompagnato nella disavventura alla Diaz e quindi fa da co-protagonista nella prima parte del libro.

Sperando di poter passare da lui a Milano, avevo portato con me una copia del libro da regalargi. Sul treno da Savona ho realizzato la dedica, ne é venuto fuori un fumettino di due pagine che vedete qui sopra.

A casa di Emiliano ho avuto occasione di vedere dei servizi fotografici che ha realizzato negli ultimi tempi, che ho trovato spettacolari! Con il cavalletto e un'apertura di 30 secondi, e dei leds luminosi, realizza delle magnifiche sequenze a metá tra fotoritratti e disegni di luce. Per gioco abbiamo realizzato le foto qui sopra, che a me piacciono ma vi assicuro che non rendono a sufficienza la bellezza delle sequenze che mi ha mostrato. Gli ho suggerito di proporre le sue idee per una mostra e spero proprio che la cosa vada in porto.

Il giorno dopo (il 17) Emiliano e'andato al lavoro e io sono stato invitato a pranzare insieme a Tiziana Lubich e Monica Corbetta di Guanda. Ho colto l'occasione di fare una lunga passeggiata a Milano (circa un'ora e mezza da Lambrate a Corso Sempione), approfittando anche del bel tempo. E poi ho visitato la sede di Guanda dove ho avuto anche l'occasione di conoscere Paola e Elena dello staff di Guanda, Paola Avigdor e Laura Corbetta dell'ufficio stampa, e il direttore editoriale Luigi Brioschi. Sono stato felice di vedere finalmente i volti delle persone che avevo sentito sempre solo per email.

Saluto con affetto Tiziana e le guandine, é stato un vero piacere pranzare con voi. E ringrazio il signor Brioschi per il libro di Foer ("Se niente importa"), che ho divorato sulla strada del ritorno, e come risultato ora mi riesce difficile tornare a divorare carne. Dubito che il libro riesca a convertirmi al vegetarianesimo (non ci sono riusciti anni di convivenza con vegetariani), ma decisamente é un'altra occasione per ricordarmi che almeno un po di consumo responsabile di carne, oltre che fare bene alla salute, é un gesto che costa poco e puó significare molto.


2 commenti:

  1. eccola là,
    lo sapevo che arrivava la dedica più bella...

    la soddisfazione di vedermi superoeroe un pò come emi, però....

    baci baci

    carmmine

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  2. Eh si, Emiliano é il compagno di disavventure si meritava almeno un fumettino extra (la prima e unica dedica di due pagine :)

    Ci vediamo presto a Benevento!

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