La prima, che la sentenza d'appello per Bolzaneto ha condannato tutti gli imputati, sancendo cosí definitivamente che i poliziotti e medici di Bolzaneto hanno torturato i manifestanti.
La seconda, che tre poliziotti sono stati condannati per depistaggio delle indagini sulla morte di Federico Aldrovandi, il diciottenne ucciso a botte dalla polizia durante un normale controllo .
É bello vedere che in Italia ci sono dei giudici che fanno il loro dovere e cercano di applicare la giustizia. Ma purtroppo, ad un occhio piú attento, il panorama della giustizia italiana resta desolante.
Le pene sono minime: 1, massimo 2 anni, per tortura, depistaggi e omertá, 3 anni (nel caso Aldrovandi) per omicidio. E inoltre, nel caso di Bolzaneto, i reati sono prescritti: nessuno dei colpevoli finirá in prigione.
Ció perché manca in Italia il reato di tortura. E quindi i poliziotti che la usano non fanno niente di grave. Invece esiste il reato di devastazione e saccheggio, per cui i manifestanti, magari per aver spaccato una vetrina, rischiano da 8 a 16 anni. Vi sembra una giustizia equilibrata? Degna di un paese democratico?
Le sentenze di ieri hanno comunque un valore assai importante. Ora nessun politico puó piú farsi scudo dietro un falso garantismo, negando fatti noti da anni: in Italia la tortura esiste e dei poliziotti ne sono stati colpevoli.
Ma le sentenze saranno davvero una buona notizia solo se avranno delle conseguenze: l'introduzione del reato di tortura in Italia, e l'esclusione dalle forze dell'Ordine dei poliziotti colpevoli.
Ho appena letto il tuo racconto a fumetti e ne ho fatto un commento sul mio blog personale. La notizia di oggi è una luce, una speranza, un passo importante veso la verità.
RispondiEliminaCiao Alessandro
RispondiEliminaGrazie per il tuo post, mi é piaciuto molto!
Ciao, hai in previsione forse una presentazione del tuo libro qui in friuli venezia giulia? Mi piacerebbe molto assistervi.
RispondiEliminacaro Alessandro,
RispondiEliminapurtroppo no, almeno per ora. Il mio giro al nord si limita a Liguria e Piemonte e presto dovró tornare in Spagna.
Magari ci saranno altre occasioni.